Tutto quello che devi sapere sui vantaggi dell’implantologia
L’implantologia è la soluzione migliore e più consigliata per ritrovare il sorriso e le normali abitudini e soddisfazioni che, a causa di alcuni denti mancanti, abbiamo dimenticato.
Negli ultimi anni, i nostri specialisti implantologi hanno eseguito centinaia di interventi di implantologia dentale con risultati soddisfacenti, che hanno ridato un nuovo sorriso ai nostri pazienti.
Abbiamo detto più volte, anche nei precedenti articoli, che l’implantologia è un intervento chirurgico che permette di sostituire e ripristinare gli elementi dentali persi per differenti cause.
E non stiamo parlando dei denti da latte, che cadono per lasciare spazio alla dentatura definitiva. Parliamo dei denti permanenti, che possono cadere a causa di fratture, traumi, infezioni gengivali che nascondono seri problemi di salute orale. Senza dimenticare poi la scarsa igiene orale che è la base della maggior parte delle patologie dentali.
Se siete in procinto di sottoporvi ad un intervento di implantologia dentale e avete dei dubbi, in questo articolo abbiamo deciso di raggruppare tutte le domande che i nostri pazienti ci hanno sottoposto negli anni. Troverai tutte le risposte alle tue domande e anche tante altre informazioni, se sei ancora indeciso sulla validità di questa tecnica.
♦ Chi può sottoporsi all’intervento?
La terapia implantare è adatta a tutti, purché abbiano una buona salute orale. Anche a livello di età non ci sono limiti, anche se viene sconsigliata ai ragazzi al di sotto dei 20 anni perché è ancora in corso lo sviluppo scheletrico. Anche i pazienti molto anziani possono ricorrere agli impianti se, ad esempio, vogliono sostituire protesi mobili con impianti fissi.
♦ A chi, invece, è sconsigliato?
L’intervento di implantologia, anche se adatto alla maggior parte dei pazienti, può essere sconsigliato in presenza di diversi fattori :
- controindicazioni assolute: pazienti che soffrono di diabete scompensato (con assunzione quotidiana di insulina), di insufficienza renale, di insufficienza cardiaca o che hanno avuto un infarto nei mesi precedenti l’intervento o malattie neurologiche. Chi assume farmaci di bifosfonati per osteoporosi e chi si sta sottoponendo a chemioterapie e terapie radianti
- controindicazioni relative: pazienti chi soffrono di diabete compensato, di patologie cardiache, malattie autoimmuni e disturbi di coagulazione sanguigna
L’intervento viene sconsigliato anche in caso di pazienti fumatori, donne in gravidanza e in soggetti che soffrono di gengivite o malattie batteriche (parodontite).
♦ Quanto dura un intervento di implantologia?
La durata dell’intervento varia a seconda e altri fattori. Parliamo di circa 30 minuti per ogni impianto ma la durata complessiva dipende dal numero degli impianti da inserire, dalla tecnica utilizzata e dalla qualità e quantità di osso.
♦ Quanto costa un impianto dentale e l’intervento di implantologia?
Non è possibile stabilire un prezzo a listino per un intervento di implantologia, per i diversi punti da considerare. Per prima cosa bisogna valutare il numero degli impianti da inserire, con la relativa marca. Fondamentale è poi la situazione clinica del paziente (eventuale estrazione di denti danneggiati, valutazione dell’osso, situazione della gengiva e dei tessuti intorno all’impianto, rimozione di vecchi impianti). Ci sono altri elementi che influenzano il costo finale, dagli esami e le visite pre e post operazione, ai materiali usati per le corone (ceramica o semplice resina). Ogni preventivo è da valutare con il paziente dopo una corretta visita di controllo.
♦ Come si svolge l’intervento? E’ doloroso?
La seduta viene eseguita in studio, in ambiente sterilizzato, in anestesia locale in un’unica seduta. Per i casi più complessi, valutati a priore, è possibile utilizzare una struttura sanitaria specializzata, in Day Hospital. L’intervento non è doloroso dato che viene svolto in anestesia locale, con il paziente vigile. In caso di forte ansia è possibile ricorrere alla sedazione cosciente, che ha lo scopo di tranquillizzare il paziente e permette al dentista di lavorare con tranquillità. Prima di sottoporsi all’intervento è consigliata una terapia antibiotica e antinfiammatoria, per ridurre la possibilità di infezioni. Dopo l’intervento, svanito l’effetto dell’anestesia e nei giorni seguenti è consigliato una terapia di supporto con antinfiammatori e antidolorifici, se necessari.
♦ Dopo l’intervento per quanto tempo si rimane “senza denti”?
Dipende dalla tecnica che viene utilizzata. In teoria si dovrebbe attendere l’osteointegrazione dell’impianto con l’osso, ma potrebbero passare dai 3 ai 6 mesi. Per evitare disagi ai pazienti, invece, è possibile utilizzare una “protesi provvisoria” che permette al paziente di non rimanere “senza denti” durante il periodo di guarigione. Stiamo parlando di implantologia a carico immediato, che permette di inserire l’impianto dentale e posizionare la protesi provvisoria in una giornata. Ma solo lo specialista è in grado di valutare l’utilizzo di questa tecnica analizzando vari fattori.
♦ Cos’è il processo di osteointegrazione?
Il processo di osteointegrazione è un processo naturale che permette alla vita di aderire e integrarsi perfettamente con l’osso circostante. La durata di tale processo può variare dai 3 ai 6 mesi e successivamente viene posizionata sull’impianto la corona dentale.
♦ Quali sono i rischi di un intervento di implantologia? Può esserci un rigetto dell’impianto?
Grazie alla pianificazione dell’intervento, con l’implantologia computer guidata, i rischi sono praticamente nulli. Esistono casi eccezionali in cui, ad esempio, l’osso non si integri perfettamente con l’impianto. In questo caso parliamo di mancata osteointegrazione ma non di rigetto, il quale è praticamente impossibile.
L’impianto dentale è una radice “artificiale” in titanio, materiale biocompatibile in grado di prevenire allergie e rigetti futuri. Si integra con l’osso in maniera totalmente sicura.
♦ E’ possibile inserire un impianto se abbiamo poco osso?
In questi casi si procede con la ricostruzione dell’osso con tecniche innovative, attraverso l’utilizzo di apposite membrane che devono contenere del materiale idoneo a formare il nuovo osso. Possiamo utilizzare anche un pezzo di un nostro osso, prelevato da altre parti, oppure osso sintetico. Una delle ultime tecniche più moderne prevede la ricostruzione dell’osso utilizzando “il proprio sangue” che aiuta la rigenerazione grazie ad un’auto-guarigione.
♦ Vorrei sostituire la dentiera con una protesi fissa. È possibile? E quali sono i vantaggi?
Certo che è possibile. Anzi è la soluzione che consigliamo quando il paziente soffre di continui disturbi e fastidi causati da una dentiera ballerina Il vantaggio maggiore è sicuramente la stabilità della protesi. In caso di protesi mobile i problemi di irritazione sono all’ordine del giorno. Con quella fissa, invece, la “dentiera” è ancorata agli impianti. In caso di problemi o per effettuare un’igiene orale in studio, è possibile rimuoverla, ma solo dal dentista e non a casa.
♦ Ho un impianto che sanguina durante lo spazzolamento e ogni tanto avverto un po’ di dolore? Cosa vuol dire?
L’impianto dentale, anche se è un elemento artificiale, essendo inserito nella gengiva “vera” ha bisogno di cure come un dente naturale. È vero, non si può cariare, ma le gengive possono ammalarsi se non curate correttamente. La perimplantite è un’infiammazione che colpisce i tessuti che circondano l’impianto (tessuto gengivale), causata dai batteri presenti nella placca e tartaro. Un’adeguata igiene orale, sia a casa che in studio, pulisce la zona infetta e previene complicazioni.
♦ Ho un impianto dentale che si muove. Potrei perderlo?
Se l’impianto dentale si muove vuole dire che non si è integrato bene con l’osso (mancata osteointegrazione). In questi casi l’impianto dovrà essere tolto e inserito nuovamente. È necessario, però, valutare le condizioni dell’osso, per capire se è in grado di ospitare nuovamente l’impianto e garantirne il successo.
♦ L’impianto dentale si può rompere?
La rottura è molto rara ma può succedere che la vite in titanio si spezzi se sottoposta a traumi o eventi particolari. L’impianto viene estratto e si procede all’inserimento di una nuova vite. E’ necessario però studiare il caso e capire le cause del problema. Se la rottura, invece, interessa la corona protesica, è possibile sostituirla senza problemi.
♦ Devo partire per un viaggio. Cosa succede se si rompe un impianto e non posso rivolgermi al mio dentista di fiducia?
Se vi recate all’estero, ma anche in Italia, è’ consigliabile portare sempre con voi il “passaporto implantare” che riporta i codici degli impianti. Per i portatori di impianti osteointegrati, in caso di rotture o svitamenti, è fondamentale. In questo modo il dentista che vi dovrà assistere avrà una visione completa dei materiali e componenti utilizzati.
♦ Come devo prendermi cura di un impianto dentale? Come lo devo pulire?
L’impianto dentale deve essere curato come un normale dente naturale, magari con qualche accorgimento in più, evitando alcune operazioni. L’igiene orale è indispensabile a casa con spazzolino, dentifricio e filo interdentale. Utile sarebbe anche l’utilizzo di un idro-pulsore, per eliminare tutti i depositi di tartaro, per evitare l’insorgenza dei batteri e malattie gengivali. L’igiene orale in studio, invece, è consigliata ogni 3 mesi con regolari visite di controllo.
Le informazioni riportate sopra sono inserite a titolo informativo. Tutte le condizioni di salute devono essere attentamente valute da uno specialista implantologo. È necessario redigere una completa scheda clinica del paziente e informarlo di tutte le possibili soluzioni che si possono utilizzare.